La guida di opera dell’Aria MI CHIAMANO MIMI di Puccini

Leggi fatti interessanti e ascolta fantastici video di YouTube sulla famosa Aria “Mi chiamano Mimi”.

 

 

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L’Aria – Trama e sfondo

Trama: Rodolfo è l’unico che rimane nell’appartamento, perché deve ancora finire un articolo. Bussano alla porta. E’ Mimi, la sarta dell’appartamento dei vicini. Chiede del fuoco per la candela spenta. Mimì si sente debole e Rodolfo si prende cura di lei. Mimì si presenta. È una sarta e il suo vero nome è Lucia.

In quest’aria Puccini ritrae Mimì all’inizio con mezzi molto semplici. Così il suo testo rimane sorprendentemente poco poetico all’inizio (il mio nome è Mimì… una volta il mio nome era Lucia; sono diligente, e cucino il mio cibo) ed è composto in armonie semplici.

Poi avviene il miracolo. Mimì riconosce i suoi sentimenti per Rodolfo. Improvvisamente il testo diventa poetico (Ma quando vien lo sgelo – Ma comincia a scongelare…) e la musica si apre su una delle grandi ispirazioni musicali di Puccini (Abbate) fino al culmine del testo “il primo sole” e “il primo bacio”, che è poi seguito da un ripetuto “il primo sole” cantato con grande emozione al pianoforte. Puccini ci riporta poi nell’atmosfera dell’inizio di quest’aria.
Questo pezzo è quello che Puccini chiamava un “Pezzo forte” – un numero che sapeva avrebbe avuto un effetto (Abbate).

Mi chiamano Mimi – il testo

Sì. Mi chiamano Mimì
Ma il mio nome è Lucia
La storia mia è breve
A tela o a seta
Ricamo in casa e fuori
Son tranquilla e lieta
Ed è il mio svago
Far gigli e rose
Mi piacciono quelle cose
Che hanno sì dolce malìa
Che parlano d’amor, di primavere
Di sogni e di chimere
Quelle cose che han nome poesia
Lei m’intende?

Mi chiamano Mimì
Il perché non so
Sola, mi fo
Il pranzo da me stessa
Non vado sempre a messa
Ma prego assai il Signore
Vivo sola, soletta
Là in una bianca cameretta
Guardo sui tetti e in cielo
Ma quando vien lo sgelo
Il primo sole è mio
Il primo bacio dell’aprile è mio!
Germoglia in un vaso una rosa
Foglia a foglia la spio!
Così gentile il profumo d’un fiore!
Ma i fior ch’io faccio
Ahimè! non hanno odore
Altro di me non le saprei narrare
Sono la sua vicina che la vien fuori d’ora a importunare

Scritto per un “soprano lirico”

Il ruolo di Mimì è scritto per un soprano lirico. Il soprano lirico deve avere una voce con un timbro caldo e deve essere in grado di convincere con un suono di campana nel registro alto. Questo deve essere colorato e non deve suonare forzato. Il registro medio deve essere ricco.

Famose interpretazioni di Mi chiamano Mimi

Naturalmente, quest’aria è stata registrata da molti grandi cantanti. Motivo sufficiente per scegliere quattro grandi registrazioni per voi.

 

Cominciamo con forse la più grande, quella di Renata Tebaldi.

La Tebaldi non era una grande attrice. Questo fu in parte dovuto alla poliomielite all’età di 3 anni, che certamente causò l’immobilità. A maggior ragione doveva contare sulle sue capacità vocali. Ed erano eccellenti. “Nel ricco sviluppo della sua altezza non ha eguali dopo la guerra”. (Kesting). Si dice che Toscanini abbia definito la sua voce (la correttezza dell’affermazione è controversa) addirittura “voce d’angelo”.

Mi chiamano Mimi (1) – Tebaldi

La prossima registrazione è di Anna Netrebko da una performance al Festival di Salisburgo.

Mi chiamano Mimi (2) – Netrebko

Nell’ultima registrazione sentiamo Magda Olivero. Kesting: “Poche registrazioni di Mimì mi chiamano hanno più colori cangianti, più luci e ombre, più gesti”.

Mi chiamano Mimi (3) – Olivero

e una quarta versione di Maria Callas

Mi chiamano Mimi (4) – Callas

Una terza registrazione che sentiamo e vediamo da Angela Gheorghiu. Dimostra che la cantante rumena non è solo un’eccellente cantante, ma anche un’attrice di talento.

Mi chiamano Mimi (5) – Gheorghiu

Peter Lutz, opera-inside, la guida online all’opera MI CHIAMANO MIMI dall’opera La Bohème

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