La guida online all’aria di Donizetti TU CHE A DIO SPIEGASTI L’ALI
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L’Aria – Trama e sfondo
Trama: Edgardo sulla via del ritorno ne viene a conoscenza e si precipita al castello. Prima che arrivi al castello, la campana della morte suona – Lucia è morta. Allora Edgardo si uccide per unirsi a Lucia nella morte.
Quest’aria è scritta in uno stato d’animo malinconico e sensuale. L’accompagnamento è orchestrato in modo riservato e dà al tenore la possibilità di dispiegare la sua voce in un piano malinconico.
L’Aria – il testo di TU CHE A DIO SPIEGASTI L’ALI
Tu che a Dio spiegasti l’ali,
o bell’alma innamorata,
ti rivolgi a me placata,
teco ascenda il tuo fedel.
Ah! Se l’ira dei mortali
fece a noi sì cruda guerra,
se divisi fummo in terra,
ne congiunga il Nume in ciel.
O bell’alma innamorata
ne congiunga il Nume in ciel.Forsennato!…Che facesti!…Quale orrore!
Ahi tremendo!…ahi crudo fato!…Dio, perdona un tanto errore.
O bell’alma innamorata,
Ti rivolgi a me placata…
Teco ascenda il tuo fedel.
Ah se l’ira dei mortali
Fece a noi sì lunga guerra,
Se divisi fummo in terra,
Ne congiunga il Nume in ciel.
Scritto per un tenore lirico
Il ruolo di Edgardo è scritto per un tenore lirico. Il tenore lirico ha una voce morbida e fondente. La voce deve essere ricca e agile nella creazione melodica. Può raggiungere le note alte con facilità e creare un bel suono. Il tenore lirico deve essere in grado di cantare in modo convincente sia pezzi intimi che pezzi più emozionanti.
Famose interpretazioni di TU CHE A DIO SPIEGASTI L’ALI
Cominciamo con Luciano Pavarotti.
Tu che a Dio spiegasti l’ali (1) – Pavarotti
Giuseppe di Stefano era un tenore lirico classico e “in giovane età aveva una bella voce sonora, dal timbro morbido e sensuale, certamente il tenore sensuale più seducente dai tempi del giovane Gigli” (Kesting). Questa sensualità è particolarmente evidente in quest’aria.
Tu che a Dio spiegasti l’ali (2) – di Stefano
Qui il suddetto confronto con Gigli. Questa interpretazione è commovente (fino alla soglia del dolore) e mostra Gigli come un maestro del canto elegiaco. “Ogni frase, ogni parola, ogni vocale e ogni sillaba sono modulate e accarezzate da un maestro del colore vocale e dell’enfasi” (Paul Morby).
Tu che a Dio spiegasti l’ali (3) – Gigli
Un’altra interpretazione di Carlo Bergonzi. Il suo fraseggio e i suoi versi sono bellissimi.
Tu che a Dio spiegasti l’ali (4) – Bergonzi
Non perdere la registrazione con Tito Schipa degli anni venti. Nessuno può portare così tanta emozione nella sua voce.
Tu che a Dio spiegasti l’ali (5) – Tito Schipa
Si sente un’altra versione in una registrazione storica con il tenore irlandese John Mc Cormack (1884-1945). Questo cantante era una celebrità ai suoi tempi, nessuno dei suoi dischi ha venduto meno di 100.000 copie. Kesting scrive di Mc Cormack: “Mc Cormack, che, come Tauber o Gigli, godeva del bagno di folla e si permetteva uno stile di vita stravagante, persino eccessivo. Risiedeva in lussuose case di campagna e appartamenti in Irlanda, California, New York City e Londra, possedeva temporaneamente una dozzina di Rolls-Royce e beveva solo champagne in una vita, ricco di vino come di canzoni. Anche se non suonava il violino, possedeva uno Stradivari e un Guarneri e spendeva una fortuna in cavalli da corsa”.
Ascoltate Mc Cormack, che porta la sua voce alta in modo espressivo con grande maestria vocale.
Tu che a Dio spiegasti l’ali (6) – Mc Cormack
Peter Lutz, opera-inside, la guida all’opera online dell’Aria “TU CHE A DIO SPIEGASTI L’ALI” dall’opera Lucia di Lammermoor.
E Alfredo Kraus?
Cara Mariuccia,
Grazie mille per il tuo commento!
Sarebbe bello se tu potessi consigliarmi una registrazione speciale su YouTube di Alfredo Kraus e darmi una breve motivazione di ciò che ti piace. Sono più che felice di integrare una registrazione di questo cantante (l’ho visto cantare una volta a New York).
Cordiali saluti
Peter