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La guida all’opera online dell’aria UNIS DÈS LA PLUS TENDRE ENFANCE di Gluck

Leggi fatti interessanti e ascolta fantastici video di YouTube sulla famosa aria “UNIS DÈS LA PLUS TENDRE ENFANCE”.

 

Se vuoi saperne di più sull’opera Ifigenia in Tauris, clicca sul link del ritratto dell’operetta

 

L’aria – trama e sfondo

 

5 anni prima di scrivere “Ifigenia in Tauris”, Gluck si trasferì nel 1772 a Parigi e godette della protezione di Maria Antonietta, la figlia dell’imperatore austriaco, che parlava la stessa lingua del tedesco Gluck. La successiva regina francese aveva ricevuto lezioni di canto da Gluck nella sua giovinezza viennese ed era (come moglie diciottenne del delfino Ludovico) già la sua protettrice nell’Ifigenia in Aulide di Gluck a Parigi.

La cultura del canto che Gluck incontrò a Parigi deve essere stata terribile. Maria Antonietta portò Gluck, per insegnare ai parigini a cantare. Anche il ventiduenne Mozart, che era a Parigi nel 1778, non era molto lusingato dal canto a Parigi: “Cantare! – oimè! – Se solo nessuna francese cantasse arie italiane. Le perdonerei ancora il suo blaterare francese, ma rovinare la buona musica è insopportabile … Non cantano, urlano a squarciagola”. Anche Gluck era molto irritato dall’arte francese del canto. Al suo Orfeo parigino disse: “Incredibile, signore, lei urla sempre quando deve cantare, e se deve urlare solo una volta, non ce la fa mai!”

La riforma dell’opera, che Gluck aveva iniziato 17 anni prima con l'”Orfeo ed Eurydice”, riguardò non solo il disegno drammatico ma anche le voci cantanti. Gluck rinunciò in gran parte all’ornamentazione e le linee melodiche divennero più semplici. I ruoli della sua opera non erano quelli grotteschi e stucchevoli dell’opera italiana, ma personaggi nobili in carne ed ossa.

 

Trama: Agamennone, che guidava i Greci contro i Troiani, fu costretto a sacrificare sua figlia Ifigenia alla dea Diana per permettere al suo esercito di avere venti favorevoli. Egli resistette, ma Ifigenia fu disposta a sacrificarsi ad Aulis. Diana, commossa dalla sua sublimità, prese Ifigenia e la fece segretamente sacerdotessa nell’isola di Tauris. La moglie di Agamennone, Clitennestra, uccide il marito per vendicare la perdita della figlia. Orest, infuriato per l’assassinio del suo amato padre, uccide sua madre. Quando Orest chiede all’oracolo come poter espiare il matricidio, esso lo manda a Tauris senza dirgli di sua sorella. Orest è ora in viaggio verso l’isola, insieme al suo fedele amico Pylades. Lì i due vengono arrestati dai soldati del sovrano Thoas e messi in una cella. Lì i due amici aspettano la morte che li attende. Orest è scioccato di aver condotto il suo amico alla morte. Ma Pylades non vuole sentirne parlare, è orgoglioso di morire con il suo amico. Nostalgicamente ricorda l’amicizia che dura dai tempi della loro infanzia.

 

L’aria inizia al pianoforte e in uno stato d’animo intimo. L’orchestra si apre teneramente con seste dolorosamente dolci:

 

La cantilena deve essere cantata in legato. Si muove in una gamma tonale stretta e non ha salti espressivi. Per mantenere la tensione dell’aria, il cantante è costretto a dare colore e vita ad ogni frase.

 

Il desiderio di essere uniti nella morte deve essere cantato nobilmente e porta a un sol diesis alto su “réunir”.

 

La parte centrale riporta al tenero umore dell’inizio:

 

Porta ad un climax, “La mort même est une faveur” (La morte stessa è un favore), che si ripete in un registro più alto e deve disegnare il dolore confortante che la via d’uscita dalla morte fa provare ai due.

Il pezzo elegiaco finisce in modo confortante.

Tutto sommato, l’aria non offre grandi difficoltà tecniche, più impegnativo è interpretare la tragedia dei due con la voce in modo appropriato

 

 

Scritto per un “tenore lirico”

 

Il ruolo di Pylades è scritto per un tenore lirico. Il tenore lirico ha una voce morbida e fondente. La voce deve essere ricca e agile nella creazione melodica. Può raggiungere le note alte con facilità e creare un bel suono. Il tenore lirico deve essere in grado di cantare in modo convincente sia pezzi intimi che pezzi più emozionanti.

 

 

 

L’aria – il testo di UNIS DÈS LA PLUS TENDRE ENFANCE

 

Unis dès la plus tendre enfance
Nous n’avions qu’un même désir:
Ah! mon cour applaudit d’avance
Au coup qui va nous réunir!
Le sort nous fait périr ensemble,
N’en accuse point la rigueur;
La morte stessa è una vittoria,
puisque le tombeau nous rassemble.

 

Uniti fin dalla nostra più tenera infanzia,
non avevamo che un solo e medesimo desiderio.
Ah! Il mio cuore applaude in anticipo
il colpo che ci riunirà!
Il destino decreta che moriremo insieme:
non rimproverare la sua durezza.
La morte è essa stessa un favore,
poiché la tomba ci unisce.

 

 

 

Famose interpretazioni di UNIS DÈS LA PLUS TENDRE ENFANCE

 

Sentiamo quest’aria in tre interpretazioni.

Fritz Wunderlich ha saputo dare a quest’aria la brillantezza di cui ha bisogno. Il dolore e la fiducia di Pylades ottengono una meravigliosa nobiltà e intensità. È cantata in lingua tedesca (dall’adattamento successivo di Gluck per Vienna).

Nur einen Wunsch, nur ein Verlangen (1) – Wunderlich

 

La voce di Georges Till (1897-1984) esercita un fascino molto particolare. Un po’ di vibrato, una chiarezza di voce e un tono squisito fanno apparire l’aria nella luce più bella. Soprattutto la sua dizione francese è naturale e dimostra che la lingua è adatta al canto, anche se molti cantanti rendono alcuni pezzi difficili da sopportare con la loro pronuncia innaturale e cattiva.

Unis dès la plus tendre enfance (2) – Thill

 

Lo svedese Gedda era considerato il miglior cantante “francese” della sua generazione.

Unis dès la plus tendre enfance (3) – Gedda

 

 

 

 

 

Peter Lutz, opera-inside, la guida all’opera online dell’aria “UNIS DÈS LA PLUS TENDRE ENFANCE” dall’opera Ifigenia in Tauris di Christoph Willibald Gluck

 

 

 

 

 

 

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