La musica di Italiana in Algeri è incantevole, scintillante di arguzia e melodia – il finale del primo atto può essere considerato l’invenzione della commedia slapstick per eccellenza. Per la protagonista femminile Rossini creò il tipo di voce del mezzosoprano di coloratura, al quale avrebbe creato ulteriori monumenti pochi anni dopo con Rosina del Barbiere e Angelina della Cenerentola.

 


 
 
 

 
 

 

La disperazione di Lindoro – La cavatina con tutti i do alti

Come uno dei ruoli principali, Lindoro ottiene una grande entrata in forma di “Scena ed aria”. Questa consiste in una Cavatina lenta (“Languir per una bella”) e una Caballetta veloce (“Se inclinassi a prender moglie”).

Con la cavatina elegiaca di Lindoro, Rossini presenta un carattere riflessivo. Per Rossini, anche l’interiorità diretta ed elegiaca aveva un posto in un’opera buffa. Lindoro e Isabella sono gli unici personaggi dell’opera che incarnano sia aspetti seri che sereni, dando loro profondità e ponendoli al di sopra di tutti gli altri personaggi nella gerarchia rossiniana.

L’Elegia di Lindoro è introdotta da una bellissima melodia di corno francese. Questa cavatina è una vera e propria cavalcata per il tenore. È scritta in una tessitura molto alta, il tenore canta costantemente sopra il Fa e spesso anche nelle regioni del Do e del Re. Inoltre, ci sono molti ornamenti e scale difficili.

Ascoltiamo Juan Diego Florez, il tenore rossiniano del XXI secolo. La sua tecnica è eccezionale e padroneggia quest’aria con una perfezione che affascina. Produce le sue note alte apparentemente senza sforzo e l’ornamentazione è perfetta.

Languir per una bella – Florez

 
 
 
 
 
 

Isabella viene catturata – Rossini “inventa” il mezzosoprano di coloratura

Haly e i suoi corsari si sono imbattuti in una nave italiana vittima di una tempesta. Rapinano tutti gli averi e arrestano la gente della nave. Tra le donne catturate c’è Isabella. È l’amante di Lindoro. Era partita per liberare il suo amante dalla prigionia. Ora lei stessa è caduta nelle mani dei musulmani. Le è chiaro che ora è necessario mantenere il sangue freddo e usare abilmente le armi della donna.
Isabella ottiene una grande scena ed aria per la sua prima apparizione. Usando il lento cavatino (chiamato anche cantabile) “Cruda sorte” come esempio, sentiamo la musica di coloratura di Rossini. La coloratura non è solo una specifica tecnica (una sequenza veloce di note con valori brevi della stessa lunghezza), ma c’è un’intera cultura musicale dietro di essa, radicata nel bel canto. La sua arte è stata sviluppata e portata alla perfezione dai castrati, tra gli altri, per più di cento anni.

Marylin Horne è stata una delle cantanti che ha alimentato il Rossini Renaissance con la sua arte. La sua tecnica di coloratura era magistrale. La leggerezza e la perfezione della sua voce possono essere ammirate nel seguente estratto. Molti esperti la considerano la cantante di coloratura tecnicamente più perfetta del dopoguerra.

Cruda sorte … Gia so per pratica – Horne

 
 
 

 
 
 

Isabella lotta con il suo Beau Taddeo

Per questa rappresentazione dei due italiani catturati, Rossini ha scritto un grande duetto. Dà ai due personaggi una grande opportunità di mettere in scena con abilità ed efficacia il loro canto sulla musica più bella. Sentiamo 2 interpretazioni di 2 epoche diverse.
In questo contributo potete incontrare Conchita Supervia nel ruolo di Isabella, una cantante degli anni venti nei suoi ruoli forse più famosi. Il suo duetto con Vincenzo Bettoni “Ai cappricci della sorte” è grande cinema, ha una buona qualità del suono nonostante l’anno di registrazione 1928. Lei da sola ha riportato quest’opera dal suo sonno di 50 anni. Jürgen Kesting commenta questa registrazione in “I grandi cantanti del XX secolo”: “Quando Conchita Supervia come Isabella dice a Taddeo che un amante sciocco è un tormento (“sciocco amante”) e che preferirebbe avere un turco piuttosto che uno stupido (“meglio un turco che un briccone”), si vede la scena tragicomica davanti a sé con le mani e tutto il corpo e l’eccitazione del tono. Non si limita a eseguire la musica, la esegue”.

Ai capricci – Supervia/Bettoni

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