La guida all’opera online di PAGLIACCI

Pagliacci fu un colpo di genio di gioventù. Leoncavallo aveva 33 anni quando compose questo capolavoro. Deve la sua fama ad una sola opera e per tutta la sua vita Leoncavallo cercò un secondo “Pagliacci”. Condivise questo destino con Pietro Mascagni, che due anni prima aveva scritto la seconda grande opera del verismo “Cavalleria rusticana”.

 

 

 

Panoramica e accesso rapido

 

 

Contenuto

Trama

Atto I (Pomeriggio)

Atto II (Rappresentazione teatrale serale)

Raccomandazione di registrazione

Punti salienti

Si può? (Prologo)

Stridono lassu (Balatella)

Recitar … Vesti la giubba

Intermezzo

No Pagliaccio non son

 

 

 

Ruoli e Trama di PAGLIACCI

 

 

 

 

 

 

Libretto e trama

Leoncavallo studiò sia musica che letteratura e divenne così il proprio librettista. Egli stesso scrisse il libretto di “Pagliacci” e lo basò su un evento vero che Leoncavallo, secondo le sue stesse parole, sperimentò personalmente: “L’allora bambino di otto anni assistette allo spettacolo di una troupe comica insieme a un servo. Quando il servo si vide dietro le quinte con la moglie del Bajazzo durante lo spettacolo teatrale e fu sorpreso dal marito geloso, entrambi furono pugnalati a morte dall’uomo furioso” (Krause, Philipps). Questo aneddoto non può essere storicamente provato, secondo il principio “se non è vero, è ben trovato”.
È possibile che “La femme de Tabarin” di Mendès sia servita a Leoncavallo come base per il dramma. Leoncavallo conosceva bene la letteratura francese, avendo studiato a Parigi per diversi anni. Fu successivamente citato in giudizio da Mendès, al che Baus, un altro scrittore, citò Mendes per plagio, sostenendo che aveva copiato la sua opera “Un drama nuevo”. Mendes ritirò successivamente la causa contro Leoncavallo per lasciar crescere l’erba sulla storia.

 

 

Verismo

Lo stile Verismo combina il teatro realistico con la musica cruda ed emotiva. Non esiste una definizione precisa di verismo, ma Leoncavallo fa dire a Tonio una frase caratteristica nel prologo: Le persone sul palco sono “di carne e sangue”. Il prologo è diventato il programma del verismo. Per ottenere il massimo effetto possibile, la musica cerca di esprimere passioni violente e sentimenti intensi. La musica vuole toccare il cuore dell’ascoltatore e rivolgersi ai suoi lati sensibili. La canzone artistica viene abbandonata in favore di linee vocali drammatiche. La musica si ispira anche alla musica popolare, poiché le storie sono ambientate nella vita quotidiana della popolazione italiana a cavallo del secolo.

 

 

Leitmotiv

Leoncavallo fu un convinto seguace di Richard Wagner e lo conobbe anche personalmente. Tra le altre cose, adottò la tecnica dei leitmotiv dal tedesco. Tre motivi sono di grande importanza e vengono citati più volte in Pagliacci. Sono il motivo della gelosia, il motivo dell’amore e il motivo di Canio. Imparerete gli esempi musicali di questi tre motivi nel Preludio.

 

 

Concorso Gonzognos

Come la “Cavalleria rusticana” di Mascagni, “Pagliacci” fu iscritto al concorso di atto unico dell’editore Sonzogno, ma non poté vincere un premio perché, nonostante la sua brevità, non era semplicemente un’opera in atto unico. Tuttavia, ricevette un premio d’onore. Le due opere chiave del Verismo sono spesso eseguite insieme in una sera, il che è una maratona per il tenore quando deve cantare il Turriddu e il Canio nella stessa sera.

 

 

 

 

PAGLIACCI Atto 1

 

 

 

 

 

L’opera inizia con una breve introduzione orchestrale.

Introduzione

Il famoso prologo

Trama: Il clown Tonio appare prima del sipario e spiega lo scopo dell’opera. Viene mostrata la vita reale, nulla è simulato. Invece di guardare i costumi teatrali si dovrebbe guardare nell’anima degli attori.

Questo unico prologo “Si puo’, Signore” introduce l’opera. Invece di un classico preludio orchestrale, un’ouverture parlata. Un effetto bello e sorprendente!

Sentiamo Leonard Warren, che è stato uno dei grandi baritoni americani. Particolarmente notevoli sono i suoi toni alti e radiosi. Ha persino raggiunto il do alto, cosa molto insolita per un baritono, anche per qualche tenore che non può produrre un do alto ogni giorno.

Si può, Signore (Prologo) – Warren

 

Trama: All’ingresso del villaggio c’è un cartello che dice “grande spettacolo stasera”. È pomeriggio e gli attori arrivano nella piazza del mercato. Tutto il villaggio è in piedi.

Son qua (Chor) – Arena di Verona

 

 

La troupe dell’opera arriva in paese

Trama: Canio, l’anziano capo della troupe, annuncia lo spettacolo serale. Osserva con sospetto Tonio che flirta con la moglie di Canio, Nedda, che un tempo aveva trovato orfana per strada.

Un grande spettacolo – Domingo

 

Trama: Canio porta i contadini alla locanda. Lo prendono in giro a causa della sua gelosia. Canio giura che se Nedda lo tradisse, la ucciderebbe. Non sarebbe stato ozioso come Pagliaccio nella commedia.

In questa seconda aria l’umore cambia rapidamente. Ora non è più il pagliaccio che appare, ma l’uomo che può brillare di gelosia. Al pensiero dell’inganno qualcosa accadrebbe “(Finirebbe la storia”). In questo momento sentiamo il motivo di gelosia del Canio:

Guarda questa scena con Jon Vickers nell’adattamento cinematografico di Karajan del 1968.

Un tal gioco, credetemi – Vickers

 

Trama: Le campane della chiesa stanno suonando. È l’ora della messa. Una solenne processione marcia attraverso il villaggio.

 

Din Don – Camerata Romana

 

Neddas conflitto morale

Trama: Nedda ha sentito il giuramento di Canios. È inquieta. Ama segretamente Silvio, un giovane del villaggio.

Questo pezzo è conosciuto anche con il nome di “Balatella”, che significa “una canzone semplice”. Ma non lo è. Uno sguardo al testo ci mostra che Nedda ha paura della gelosia di Canio (brutale come egli è). Uno sciame di uccelli la trascina e la sua mente si rischiara nel seguente “Stridono lassu”. Archi scintillanti e musica d’arpa imitano i battiti d’ali dello stormo di uccelli. Le note sono lunghe all’inizio, ma diventano sempre più corte, il che ha un effetto drammatico. Nedda vuole fare come gli uccelli e fuggire verso la libertà e l’aria termina con un finale trionfale.

Ascoltate Maria Callas in una registrazione avvincente. Non ha mai cantato Nedda sul palco. Forse questo è dovuto al fatto che Pagliacci è considerata un’opera tenorile, dove il tenore è in piedi alla ribalta.

Stridono lassu – Callas

 

Trama: Appare il gobbo Tonio. Vuole confessare il suo amore a Nedda, ma lei si limita a ridere di lui. Lei lo frusta in faccia quando lui diventa insistente. L’umiliato Tonio lascia la piazza e cerca vendetta.

Sei la – Dyka, Maestri

 

Trama: Silvio appare. Cerca di convincere Nedda a restare, ma Nedda ha paura della vendetta di Canio. Silvio prega Nedda di fuggire con lui. Tonio osserva di nascosto i due. Silvio evoca il loro amore e insieme decidono di fuggire questa notte dopo lo spettacolo.

Questo duetto è un pezzo di musica appassionata. Ma la sfortuna galleggia sull’amore dei due: minacciando si sente il motivo della vendetta di Canios nella musica.

La registrazione di Maria Callas e Rolando Panerai fa impazzire Kesting: “Nel seguente duetto sperimentiamo ancora una volta la bellezza inebriante della Callas. Bella non solo nel senso di correttezza drammatica, ma anche nel senso di un diluvio di suono per l’ascoltatore. Un “Silvio” ha mai cantato questa parte così benedetta, felice e appassionata come Rolando Panerai qui? Nel canto di entrambi, la passione non è espressa, come spesso accade, ma diventa “musica e forma”. (Kesting, “Maria Callas”)

E allor perché di tu m’hai stregato – Callas/Panerai

Trama: Nel frattempo Tonio è andato a prendere Canio. Canio si lancia contro lo sconosciuto, ma Silvio riesce a scappare. Canio incalza Nedda e vuole sapere il suo nome. Quando Nedda si rifiuta di dire il suo nome, Canio tira fuori un coltello. Peppe e Tonio riescono a impedirgli di colpire Nedda.

La scena inizia con il motivo dell’amore, ma presto Canio non sopporta più di nascondersi e insegue lo sconosciuto. Leoncavallo compone un avvincente inseguimento, ma Silvio riesce a fuggire e Canio torna da Nedda sotto i minacciosi motivi musicali della gelosia. Il suo stato d’animo diventa sempre più cupo fino a quando il motivo arriva nei tromboni, il segno della morte a venire.

Cammina adagio – Pavarotti / Freni / Wixell

 

 

Vesti la Giubba – La scomposizione di Pagliaccio

Trama: Canio è disperato per la sua situazione e crolla.

I versi finali di quest’aria sono diventati giustamente famosi (ridpagliaccio):

Ridete pagliaccio
Del tuo amore spezzato
Ridi del dolore
Che posa il tuo cuore

 

La capacità del tenore di esprimere al massimo i sentimenti è richiesta in quest’aria. Leoncavallo ha scritto a questo punto “con vere lacrime”. Qui l’artista deve rivelare l’anima di Canio e far sembrare reali i suoi tormenti. Leoncavallo ha preparato questa scena con un grande crescendo e raddoppia la voce del tenore con l’orchestra per travolgere l’ascoltatore con le emozioni del buffone.

Ascoltiamo tre registrazioni di quest’aria. Cominciamo con la famosa versione di Caruso.

Con la registrazione di “Vesti la giubba” Enrico Caruso ha fatto la storia. Lasciamo parlare Jürgen Kesting: “Il 17 marzo 1907 è stata registrata la più famosa e importante registrazione di Caruso. È il lamento di Canio da Pagliacci con l’inimitabile singhiozzo e la risata disperata dopo la frase “bah, si tu forse un uom”. La lunga frase “sul tuo amore infranto”, da dispiegare con un grande suono, forma Caruso, audibilmente trasportato da ciò che canta e soffre cantando, su un solo respiro e una fonazione potente, addirittura estatica.

Questa registrazione del 1907 fu, tra l’altro, il primo disco di cui furono vendute più di un milione di copie!

Recitar…vesti la giubba (1) – Caruso

 

Pagliaccio/Canio era uno dei ruoli da parata di Domingo. Il suo “Vesti la giubba” da un grande adattamento cinematografico di Zeffirelli era memorabile. Forse altri hanno cantato un passaggio alto più bello e ricco in quest’aria, ma l’impressione generale è travolgente.

Recitar…vesti la giubba (2) – Domingo

 

Pavarotti è stato forse il Canio che ha toccato di più il grande pubblico.

Recitar…vesti la giubba (3) – Pavarotti

 

 

Per coloro che sono fan del pop: Freddie Mercury ha registrato il tema musicale di Vesti la giubba nelle prime battute della canzone dei Queen “it is a hard life”.

Vesti la giubba vs Queen

 

Maggiori informazioni e video YouTube sull’aria “VESTI LA GIUBBA” si possono trovare attraverso questo link

 

 

 

 

PAGLIACCI Atto 2

 

 

 


Leoncavallo voleva essere bravo quanto Mascagni in “cavalleria rusticana” e scrisse anche un meraviglioso intermezzo.

Intermezzo sinfonico

 

Trama: È sera. Le tribune degli spettatori si riempiono.

Le scene del coro sono i punti di riposo dell’opera. Mentre gli attori sono tutte teste calde e il loro dramma ci affascina, possiamo godere di belle musiche e scenografie nei colorati passaggi del coro.

 

Presto, affrettiamoci – Coro

 

 

Il gioco inizia

Trama: Inizia la commedia. Nedda interpreta Colombina. Sa che suo marito Pagliaccio (Canio) è fuori città e ascolta il suo amante Arlecchino, che le fa una serenata davanti alla casa.

In linea con i personaggi della Commedia dell’Arte, Leoncavallo accompagna la serenata di Arlecchino con forme antiche (minuetto, gavotta).

Un miracolo di istinto sonoro (Kesting) è l'”O Colombina” di Tito Schipa.

O Colombina (1) – Schipa

 

Per i fan di Pavarotti, ho messo una registrazione speciale nella playlist: Un documento sonoro di quest’aria con accompagnamento di pianoforte.

O Colombina (2) – Pavarotti

Un’altra grande aria – No pagliaccio no son

Trama: L’orso Taddeo entra nella stanza di Colombina e le confessa il suo amore. Lei lo respinge e presto Arlecchino è con lei. Taddeo torna e li avverte che Pagliaccio è tornato in paese ed è fuori di sé. Arlecchino le dà una polvere che lei può versare nella sua bevanda, in modo che possano fuggire insieme durante la notte. Quando Canio entra nella stanza, è incapace di distinguere tra realtà e finzione. Quando vuole sapere il nome del suo amante, Colombina alias Nedda si rifiuta di rivelarlo. L’eccitazione di Pagliaccio aumenta sempre più.

L’idea di Leoncavallos di mescolare realtà e teatro è tanto unica quanto geniale. Il pubblico guarda incantato gli attori, perché il tutto sembra essere reale. La tensione del pubblico sul palco si trasmette all’ascoltatore. Insieme alla musica ammaliante, il risultato è un’opera thriller unica.

Una registrazione degli anni d’oro di Stefanos, il famoso tenore italiano e partner preferito della Callas.

No Pagliaccio non son (1) – diStefano/Callas

 

La registrazione di Caruso impressiona ancora oggi. La sua voce era piuttosto scura, lirica e tuttavia con grande volume e ricchi colori.

No Pagliacccio non son (2) – Caruso

 

 

Il drammatico finale

Trama: Quando Nedda rifiuta di nuovo, Canio pugnala Nedda. Silvio si precipita sul palco per aiutare Nedda. Canio riconosce il rivale e uccide anche lui. Con voce vuota Tonio annuncia: “La commedia è finita”.

Il finale lo vivrete nell’adattamento cinematografico di Zeffireli. Placido Domingo mette in mostra le sue grandi capacità recitative e canore e offre un finale avvincente con Teresa Stratas.

Potete leggere del suo Canio nel libro “Domingo my operatic roles” di Helena Matheopolous: “Domingo in scena suscita anche il terrore massimo nei soprani che cantano Nedda con lui. Veronica Villaroel, che lo ha fatto a Washington e al Metropolitan Opera, ricorda che in entrambe le occasioni ha provato una vera paura sul palco: “Quando faccio Nedda con Placido Canio sono spaventata a morte, ho paura che mi uccida davvero, mamma mia, provo un vero terrore!”

Pagliaccio finale – Domingo/Prêtre

Chi abbia l’ultima parola nell’opera è controverso. La famosa frase “la commedia è finita” è attribuita nel Libretto a Canio. Si dice che Leoncavallo abbia nominato esplicitamente Tonio come persona giusta.

 

Raccomandazione di registrazione

EMI con Maria Callas, Tito Gobbi e Giuseppe di Stefano con Tullio Serafin e il coro e l’orchestra della Scala di Milano

 

 

 

Peter Lutz, opera-inside, la guida online all’opera PAGLIACCI di Ruggero Leoncavallo

 

 

 

 

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