La guida e la Trama dell’opera online su NABUCCO

Nabucco fu la prima opera di Verdi per l’Olimpo. Dopo gli anni amari del 1838-40, oscurati dalle crisi, fu il ritorno di Verdi alla luce. Verdi mostrò una gigantesca ricchezza di idee nel “Nabucco” e l’opera divenne un successo sensazionale. In seguito chiamò i diciassette anni di frenesia creativa che si instaurarono “i suoi anni di galera”.

VISIONE GENERALE E ACCESSO RAPIDO

Contenuto

Trama

Commento

Atto I

Atto II

Atto III

Atto IV

Raccomandazione di registrazione

 

Punti salienti

Come notte al sol fuggente

Io t’amava (Terzetto)

Mi furor no fui costrett

Ben io t’invenni…Anch’io dischiuso

Di qual onta aggravarsi

Tu sul labbro

Va pensiero (Coro degli ebrei)

Su me… morente… esanime

RUOLI E TRAMA DI NABUCCO IN 4 MINUTI

PREMIERE

Milano, 1842

LIBRETTO

Temistocle Solera, basato su salmi biblici, e Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu

I RUOLI PRINCIPALI

Nabucco, re di Babilonia (baritono) - Abigaille, presunta figlia di Nabucco (mezzosoprano) - Zaccaria, gran sacerdote degli Ebrei (basso) - Fenena, figlia di Nabucco (soprano) - Ismaele, guerriero degli Ebrei (tenore).

RACCOMANDAZIONE DI REGISTRAZIONE

DG, Ghena Dimitrova, Evgeny Nesterenko, Piero Cappuccilli, Plácido Domingo, Lucia Valentini Terrani diretti da Giuseppe Sinopoli e il Coro E Orchestra della Deutsche Oper Berlin.

COMMENTARIO

La crisi e l’opportunità di Verdi

L’esistenza dell’opera Nabucco sarebbe impensabile senza l’allora direttore della Scala, Bartolomeo Merelli. Dopo l’insuccesso della seconda opera di Verdis, diede a Verdi la sua fiducia e gli fornì il libretto del “Nabucco”. Da un lato credeva nel giovane ventiseienne italiano, dall’altro cercava nuovi compositori, visto che Bellini era morto da qualche anno, Rossini aveva smesso di scrivere opere e Donizetti era partito per Parigi. Verdi era in una profonda crisi personale in questo periodo. Nel giro di poco tempo la sua famiglia era morta. Sua moglie Margherita morì a soli 26 anni e i due figli furono portati via da un’epidemia. A questo si aggiunse il fallimento della sua seconda opera. Verdi pensò di smettere di scrivere musica. Verdi stesso descrisse più tardi ciò che seguì: Merelli aveva infilato il libretto nella tasca del cappotto, e quando arrivò nella sua stanza, lo gettò sul tavolo. Il quaderno cadde per terra e si aprì proprio al posto del “Va, pensiero sull’ali dorate”. Gli occhi di Verdi caddero su questi versi e ne fu elettrizzato. Quella notte stessa lesse il libretto. (Molti storici non credono alla storia di Verdi, ma ciononostante è qui stampata secondo il motto: “Se non è vero, è ben trovato”).

Il Libretto

Temistocle Solera fu incaricato da Merelli di scrivere un libretto di Nabucodonosor. Solera prese come base vari salmi biblici e la figura storica di Nabucodonosor (605-662 a.C.) e aggiunse una serie di ulteriori eventi. L’immaginazione di Solera ha portato a un numero confuso di scene individuali, marce, lamenti, scene di follia, preghiere, ecc. e l’ascoltatore non trova facile seguire la trama. Il libretto affascina più attraverso i tableaux colorati che attraverso il dramma, perché quest’ultimo è piuttosto statico e segue rigidamente lo schema classico di “Scena ed aria”. Una particolarità della storia è che la storia d’amore passa in secondo piano; tenore e soprano hanno poca presenza e nemmeno un duetto d’amore. Il primo destinatario del libretto fu Otto Nicolai, che però lo rifiutò a causa della crudezza e della brutalità della trama. Verdi accettò il libretto, ma come al solito ebbe molte richieste di modifiche.

Il nuovo Verdi – la “Tinta musicale” del “Nabucco”

Nonostante il suo conservatorismo formale, Nabucco fu una significativa innovazione musicale. Mai prima d’ora si era sperimentata la potenza quasi brutale ed elementare della musica come nel Nabucco, che suona “come una sansculotte che invade un salotto” (Gori, Guida al Teatro d’opera). Questo si manifesta nel ruolo di Abigaille, nel ruolo del baritono, nell’orchestra e nel coro. Questi quattro elementi costituiscono la parte più importante della “Tinta musicale” del “Nabucco”.

 

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“Tinta musicale”: il rumore

L’orchestra attira l’attenzione già all’inizio con il suo volume e il suono metallico e duro. Verdi ha scritto una musica rumorosa per Nabucco. Amava gli accenti taglienti, che in quest’opera presenta all’ascoltatore in modo sfrenato e drammatico.

 

“Tinta musicale”: il ruolo di Abigaille

La musica di Abigaille affascina con la sua ossessione, che Verdi documenta con selvaggi salti di tono. Verdi è un compositore romantico e non si pone al di sopra della sua arte con riserva classicistica come Rossini, ma è un partecipante; una persona affetta dalle storie che mette in musica.

 

 

“Tinta musicale”: il ruolo del coro

Le scene corali e di messa non mancano il loro effetto sull’ascoltatore. Gli ascoltatori contemporanei erano abituati al fatto che il coro avesse un ruolo subordinato e di accompagnamento nell’opera belcantista. E ora Verdi compone un’opera in cui il coro ha la presenza di un attore principale, diventa un importante portatore della trama drammatica e con “Va pensiero” canta addirittura il passaggio più famoso di tutta l’opera, anzi di tutta la storia dell’opera. Molto è stato scritto sul ruolo politico e intellettuale di Verdi nel desiderio di libertà degli italiani nell’Ottocento, e su come questo brano lo abbia poi reso il compositore ispiratore del Risorgimento. Verdi sottolineò in seguito che già alla prima di Nabucco gli ascoltatori associarono questo inno degli ebrei alla loro resistenza contro le autorità austriache. Quest’ultima affermazione, tuttavia, è storicamente controversa. Verdi coltivò questo mito in dettaglio negli ultimi anni.

 

 

“Tinta musicale”: Il “baritono verdiano”

Un altro elemento caratteristico di Nabucco è l’assenza di un protagonista tenore, il cui ruolo è occupato da Nabucco, un baritono. Compare per la prima volta il “baritono verdiano”, un ruolo che deve sviluppare una grande potenza drammatica ed è caratterizzato da un’alta flessibilità vocale per i passaggi nei registri più alti. Nabucco non deve interpretare un tenore innamorato, ma un padre senza moglie, comandante dell’esercito, avversario di Zaccaria e deve combattere contro se stesso. Verdi comporrà in seguito spesso per questo tipo di baritono.

Verdi e la chiesa

Zaccaria, il sommo sacerdote degli ebrei, gioca un ruolo importante in Nabucco. Motivo sufficiente per fare della religione un tema nella vita e nelle opere di Verdi: “Giuseppe Verdi e la religione – questo è un capitolo difficile. Il grande compositore d’opera aveva poco amore per la chiesa. ‘Stai lontano dai preti’, consigliò una volta a suo cugino. Per il suo funerale proibì la presenza di ecclesiastici. La sua compagna di lunga data e poi moglie Giuseppina Strepponi ha descritto il suo atteggiamento con le parole: “Non direi esattamente ateo, ma certamente non un convinto credente. Tuttavia, Verdi praticava quella che i cristiani chiamano carità. Il compositore si è anche più che guadagnato i suoi meriti come benefattore. Ha sostenuto operai e contadini bisognosi, ha finanziato l’istruzione dei bambini di famiglie povere. Donò la “Casa di Riposo”, una casa di riposo per cantanti e musicisti a Milano che esiste ancora oggi; la casa ospita anche la sua tomba. Verdi gestiva anche un ospedale, istituito a sue spese – al quale i preti potevano accedere solo per buone ragioni”. (Michael Krassnitzer, orf.at).

La prima

Il direttore della Scala Merelli non aveva molti fondi a disposizione per la prima dell’opera, e la scenografia dovette essere faticosamente assemblata da altre produzioni. Ciononostante, Nabucco fu un grande successo alla sua prima rappresentazione, il che fu un balsamo per l’anima di Verdi. Il ruolo di Abigaille fu cantato dalla sua futura compagna e poi moglie Giuseppina Strepponi. Nabucco lanciò la carriera di Verdi e divenne la prima opera di Verdi ad essere rappresentata all’estero, e da allora è rimasta nel repertorio dei teatri d’opera di tutto il mondo.

NABUCCO ATTO I

 

 

 

 

Ouverture – Muti

L’ouverture è un pezzo potpourri in cui Verdi ci presenta tre temi dell’opera. Sembra che l’abbia composta solo all’ultimo momento, su consiglio del suo mentore e suocero Barezzi.

 

Gli Ebrei temono l’invasione dei Babilonesi

Trama: Gli Ebrei pregano il loro Dio di proteggerli dalle truppe di Nabucco, che stanno alle porte della capitale.

Nabucco fu scritto in un’epoca in cui gli spettatori dell’opera avevano nelle orecchie le opere di Rossini, Donizetti e Bellini. Molte delle convenzioni “rossiniane” erano pratica quotidiana nel teatro d’opera. Per esempio, la forma “Scena ed aria”, che descrive una scena molto schematica di singole persone. La sequenza della “Scena ed aria” è: recitativo (tempo d’attacco), aria lenta (cavatina), recitativo (tempo di mezzo), aria veloce (cabaletta) ed eventualmente una stretta alla fine. La Scena è stata accompagnata da varie esecuzioni di stecche.

La prima scena “Gli arredi festivi” segue lo schema. Comincia il coro generale, poi si passa al coro maschile e poi a una parte affascinante del coro femminile accompagnato dall’arpa. Alla fine sentiamo di nuovo tutto il coro in modo brillante.

Gli arredi festivi – Muti

Trama: Zaccaria esorta il popolo a credere nell’aiuto divino, perché ha in ostaggio Fenena, la figlia del re nemico Nabucco.

Verdi aveva a disposizione per la prima il grande basso francese Prosper Dérivis. Questo fatto lo spinse a scrivere una parte per lo Zaccaria che andava al di là delle esigenze abituali dell’epoca.

Anche l’esecuzione di Zaccaria segue lo stesso schema. Ascoltate la cavatina (lenta) “Sperate o figli da egitto la sui lidi” con Boris Christoff.

Sperate o figli da egitto la sui lidi – Christoff

Trama: Ismaele appare e riferisce dello sfondamento di Nabucco. Zaccaria chiede al popolo ebraico di difendere la sua patria. Il popolo degli ebrei si unisce con entusiasmo.

Ed ora la cabaletta (veloce) “Come notte al sol fugente”, scritta nel dialogo tra Zaccaria e il coro.

Come notte al sol fugente – Nesterenko/Abbado

Ishmael tradisce la sua patria

Trama: Ismael e Fenena, che si amano segretamente, rimangono indietro. Teneramente, Ismael ricorda quando Fenena lo liberò a Babilonia dalla prigione in cui era stato gettato come messaggero ebreo. Ora la catturata Fenena è affidata alle cure di Ismaele. Alcuni soldati babilonesi entrano nel tempio sotto la guida di Abigaille. Lei sogghigna a Ismaele, che conosce da Babilonia, ma poi confessa il suo amore in “Io t’amava”. Ma Ismaele respinge Abigaille, resiste al sacerdote e capo Zaccaria e aiuta Fenena, il prezioso pegno degli ebrei, a fuggire.

Nel seguente trio di Ismaele, Abigaille e Fenena, Verdi si dimostra uno psicologo raffinato anche in giovane età: con il breve recitativo presenta Abigaille come un potentato con potere. All’inizio del seguente trio, documenta la sua pretesa di potere su Ismaele con grandi salti di tono e un tema accattivante. Intimorito, Ismael riprende il suo tema. Quando Fenena inizia con un tema bello e seducente, è tutto per Ismael e si lancia nella melodia di Fenena. Abigaille non è pronta per questo e canta la sua melodia contrappuntisticamente al duetto all’unisono di Ismael e Fenena.

Un’interpretazione con Elena Suliotis come Abigaille.

Prode guerrier…Io t’amava – Suliotis/Raimondi/Guelfi

Ascolta un’altra grande versione di “Io t’amava” con Placido Domingo, Ghena Dimitrova e Lucia Valenti.

Io t’amava (Terzetto) – Domingo/Dimitrova/Valenti

Trama: Ora Nabucco arriva con le sue truppe davanti al tempio.

Viva Nabucco – Muti

 

Trama: Zaccaria si oppone a lui e minaccia di uccidere Fenena se osa entrare nel tempio.

A questo punto c’è un classico, grande concertato. Dapprima sferzato da Nabucco, e poi, per non essere da meno del padre, da Abigaille.

Si finga … Tremin gl’insani del mio furore – Sinopoli

Il grande quintetto di fine atto

Trama: Zaccarias bedroht Fenena mit dem Messer, aber Ismail rettet sie. Nabucco, che vede Fenena in sicheren Händen, si affida a Truppen, il Tempio si spegne e ordina la Bestrafung der Hebräer an.

Verdi conclude l’atto con una drammatica e commovente stretta del quintetto di Fenena, Zaccaria, Nabucco, Abigaille e Ishmael.

Mi furor no fui costretto – Muti

 

NABUCCO ATTO II

Abigaille – un ruolo altamente drammatico

Trama: Nel palazzo di Babilonia. Abigaille apprende la sua vera origine di schiava da un foglio segreto. Dal momento che Nabucco continua la guerra contro gli Ebrei, Fenena è stata nominata sovrana a Babilonia.

Annunciata come sovrana con tre battute nell’orchestra, appare Abigaille. Di nuovo, potenti salti di tono (per esempio un salto di doppia ottava alla fine del recitativo) documentano il carattere e lo stato emotivo di Abigaille. Il seguente cantabile mostra sorprendentemente una Abigaille quasi tenera, e Verdi le dà la melodia struggente “Anch’io dischiuso un giorno”.

Ben io t’invenni…Anch’io dischiuso … salgo già – Callas/Gui

 

 

Trama: Abigaille è gelosa di sua sorella e vuole vendicarsi di Fenena. Quando il sommo sacerdote babilonese riferisce che Fenena ha liberato i prigionieri ebrei, chiede che Abigaille prenda il potere e salga lei stessa sul trono. A tal fine, ha già annunciato la falsa notizia che Nabucco è morto nella battaglia. Abigaille trionfa.

In questa cabaletta “Salgo già”, Abigaille mostra il suo vero carattere con una performance frenetica, musicalmente meglio documentata dalla folle caduta su due ottave del “Supplicar” prima che entri il coro.

Ascoltate questo passaggio nella versione di una scatenata Maria Callas in una registrazione del 1949.

Salgo già – Callas

Una seconda interpretazione cantata da Elena Suliotis.

Salgo già – Suliotis

Zaccaria un grande ruolo per un basso

Trama: In quest’aria, Zaccaria prega che Dio lo illumini per convertire Fenena alla fede ebraica.

Zaccaria è molto presente in tutta l’opera ed è la prima e l’ultima figura che sentiamo. Verdi gli affida alcune melodie molto belle, in particolare la seguente “Tu sul labbro del veggenti”, che è meravigliosamente intimamente accompagnata da sei violoncelli.

Tu sul labbro – Siepi

Altre grandi scene corali di Verdi

Trama: Ismaele si unisce a loro, ma gli Ebrei lo insultano come traditore e chiedono una severa punizione per lui.

L’accusa degli Ebrei a Ismaele mostra un’impressionante espressività musicale e teatrale.

Il maledetto non ha fratelli – Muti

 

Trama: Abigaille e i suoi seguaci sono entrati nella sala per strappare la corona a Fenena. Nabucco, che era creduto morto, è tornato e chiede la corona per sé.

Come al solito, questa “Colpa di scena” si trasforma in un concertato. Come al solito, i concertati di Verdi sono immensamente efficaci, con un coro potente che accompagna i solisti.

S’appressan gl’istanti – Muti

Trama: Nabucco vuole il potere totale e presume di essere il dio del popolo. Un fulmine si scatena sopra la sua testa e gli strappa la corona dal capo. Abigaille la prende e la indossa.

Ascoltate questo estratto con l’interpretazione del Nabucco interpretato da Renato Bruson. Bruson è stato un importante baritono verdiano degli anni settanta e ottanta. Proveniva da una povera famiglia di contadini, perse i genitori da bambino e dovette aspettare a lungo il successo. Per quattro anni il proprietario di una pensione lo ha nutrito fino a quando non è riuscito a stare in piedi da solo.

Chi mi toglie – Bruson

NABUCCO ATTO III

Trama: Il popolo babilonese festeggia la nuova regina. Il sommo sacerdote le porta la condanna a morte di Fenena.

È l’Assiria una regina – Muti

Il pazzo Nabucco

Trama: Il mentalmente squilibrato Nabucco appare davanti a sua figlia in abiti a brandelli. Abigaille mostra la sentenza di morte al padre e lo esorta a firmarla. Nabucco la firma e non si rende conto di aver consegnato anche Fenena.

Un duetto padre/figlia con un magnifico accompagnamento orchestrale, che commenta brillantemente l’alternanza della loro conversazione tra tentativi minacciosi e persuasivi.

Donna chi sei – Bruson/Bumbry

Abigaille dà la sentenza di morte per suo padre e sua sorella

Trama: Nabucco riconosce il suo errore e vuole smascherare Abigaille come schiava per negare la sua legittimità come regina. Lei gli mostra beffardamente il documento e lo strappa davanti ai suoi occhi. Fa di suo padre il suo prigioniero – anche se questo significa la condanna a morte per lui.

Un’altra grande sequenza di duetto, mentre Nabucco canta la sua melodia lamentosa, sentiamo la melodia inquieta di Abigaille, la cui voce sale e scende lungo tutto il registro.

Di qual onta aggravarsi – Callas

 

Trama: Nabucco la implora di risparmiare Fenena.

A questo punto sentiamo Maria Callas in una delle scene più famose della storia discografica dell’opera. Lasciamo parlare Kesting (“Grandi Voci”) di questo duetto con Gino Bechi: “Si scatena ancora di più nel duetto del terzo atto. Lì si comporta davvero come un gatto selvatico. Prima il baritono canta una melodia lamentosa in fa minore, alla quale Abigaille risponde con una replica in re bemolle maggiore. Poi le voci si uniscono e terminano con una veemente stretta. Qualunque sia la ragione: Bechi e Callas non cantano insieme ma uno contro l’altro – non un duetto, ma un duello. Anche se il baritono ha una voce enorme per natura e può colpire un La bemolle alto con una forza schiacciante, è cantato dalla Callas: il suo Mi bemolle alto trafigge la stanza come un tracciante di luce ed è l’intensità bruciante del tono con cui sfida la forza naturale di Bechi. Abigaille è all’apice del suo potere e Nabucco è suo prigioniero”.

Deh perdona – Callas/Bechi

“Va pensiero”

Trama: Gli ebrei schiavizzati ricordano la loro patria e chiedono l’aiuto di Dio.

Per ragioni politiche, questo coro viene interpretato come un inno alla libertà o come un coro di prigionieri. Ma questa realtà non è del tutto completa in questo modo, perché è anche il loro addio alla vita, perché gli ebrei sono colpiti dalla condanna a morte di Abigaille e si congedano.

Va pensiero – NN

Trama: Zaccaria incoraggia il suo popolo e profetizza la fine della schiavitù e la distruzione di Babilonia.

Quando il popolo si cala con entusiasmo nella melodia di Zaccaria, lo stato d’animo cambia in un’atmosfera estatica.

O chi piange del futuro nel buio discerno – Christoff

NABUCCO ATTO IV

La conversione di Nabucco

Trama: Nabucco è tornato ad avere la mente lucida ed è passato attraverso un processo di purificazione in cattività. Prega il Dio degli Ebrei e promette di ricostruire il tempio di Gerusalemme.

Questa volta Verdi ci mostra un Nabucco trasformato con una cantabilità che mostra tratti umani.

Dio di giuda – Bastiannini

Nabucco colpisce ancora

Trama: Leali guerrieri liberano Nabucco dalla sua prigione. Si fa strada con questo gruppo verso il tempio per recuperare la corona di Abigaille.

Cadran, cadranno… O prodi miei – Sinopoli

Trama: Nel frattempo, Fenena e gli ebrei catturati attendono la loro esecuzione. Fenena dice addio alla vita.

Alla fine Fenena ottiene anche una breve aria.

Oh, dischiuse e il firmamento – Valenti-Terrani

L’addio di Abigaille

Trama: Nabucco e i suoi soldati travolgono le truppe di Abigaille. Lei riconosce la sua sconfitta e prende un veleno. Con parole commoventi chiede perdono alla sorella.

Con un’aria di Abigaille, Verdi conclude quest’opera. Accompagnata da strumenti solisti, la figlia purificata degli schiavi muore.

Su me… morente… esanime – Suliotis

Raccomandazione di registrazione

DG, Ghena Dimitrova, Evgeny Nesterenko, Piero Cappuccilli, Placido Domingo, Lucia Valentini Terrani sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli e il Coro E Orchestra della Deutsche Oper Berlin.

Peter Lutz, Opera-inside, la guida all’opera online di NABUCCO di Giuseppe Verdi.

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